Oggi il compito che la Parola di Dio ci pone davanti è molto semplice. Siediti con calma, prendi una penna e un foglio di carta. Fatti una lista dei tuoi beni più preziosi nella vita. Poi fatti una lista di quei beni che hai ricevuto più o meno nell'ultima settimana. Poi fanne una terza: il bene ricevuto oggi.
Guardale, queste liste. Pensa quali chiamate nascondono. Cioè come questi doni diventano compiti per la tua vita. Perché essere destinatario di un dono, chiede una risposta. E non necessariamente la risposta di "do ut des". Si tratta di leggere in ciò che ci viene regalato gratuitamente dalla vita, da Dio, dalle persone, una chiamata. Se il regalo è la bicicletta, devi pedalare... (quindi non: io ti regalo la bicicletta, tu mi devi ricambiare con una macchina). Poi pensa a quel ragazzino magro e deperito africano, che, quando un giornalista gli ha regalato due lecca-lecca, uno se l'è messo in bocca e l'altro in un gesto connaturale a lui di condivisione, l'ha regalato ad un altro. Questo per illustrare quanto un dono si moltiplica o quanto si dovrebbe moltiplicare. Poi ringrazia: nulla ti è dovuto, nulla è scontato. Infine chiedi il dono della gratitudine e il dono di saper far fruttare tutto il bene che hai avuto dalla e nella vita.
Poi fai lo stesso tutti i giorni. Vedrai che la tua vita cambierà e sarà sempre più bella, perché grata.