Lc 6,6-11
La ripicca è quell'atteggiamento che noi di solito attribuiamo alle persone immature, che non vogliono crescere, che non sanno lasciar andare le cose... Di certo capita a ciascuno di noi di voler fare qualcosa per ripicca, e, sebbene magari dopo non lo facciamo, non possiamo dire che alle volte non ce ne venga la voglia.
Sarebbe interessante invece domandarci, quante volte ci permettiamo di compiere una ripicca "santa". Molte sono le intuizioni del bene da compiere nella nostra vita, nelle nostre storie. Alcune di loro le respingiamo sin da subito, perché sappiamo che potrebbero essere interpretate male, potremmo essere oggetto di pensieri negativi di qualcuno che, alle volte appunto le occasioni di fare del bene ci sfuggono perché "chissà cosa direbbe la gente" oppure perché consuetudini sociali non ci permettono quella creatività nel fare il bene, che è propria dello Spirito che vuole animare la nostra vita. Gesù nel Vangelo di oggi si trova esattamente in una di queste situazioni. Ha tutti gli occhi puntati su di lui: trasgredirà la legge del sabato o no? Improvvisamente al centro non è più il bene, la vita di un uomo, ma la legge. E tutto deve ruotare attorno ad essa, se anche questo dovesse significare che un uomo resta infermo, quando lo si poteva aiutare. Come se nei nostri tempi qualcuno non dovesse essere soccorso di domenica, perché giorno di riposo... Gesù conosce i pensieri del loro cuore. Sa che comunque cercheranno di trovare un modo per accusarlo e in qualche maniera facilita loro questo malvagio compito che si sono dati da soli. E lo fa, perché al centro della sua attenzione c'è l'uomo con la mano paralizzata, l'uomo che ha bisogno. Lo fa per una sorta di santa ripicca: fa il bene nonostante il divieto. La sua è una logica completamente diversa: il bene è legge suprema, l'amore, non c'è bisogno di pensarci, di chiedere permessi... il bene lo si fa senza tanto chiacchierare, quando il bisogno è così palese davanti agli occhi. Perché l'incarnazione di Dio è avvenuta esattamente a questo scopo: far vedere che l'uomo è importante, che è prezioso più di ogni regola e comando. A noi la decisione di farci il coraggio nel perseguire il bene al di là di ogni cosa, in questa logica di una ripicca santa, senza badare a ciò che gli altri diranno, sicuri della benedizione di Dio.