mercoledì 2 marzo 2022

bruciare per l'essenziale


Solo quel che arde diviene cenere.
Sacra è la cenere.
Tu mi sfiorasti e io divenni cenere.
Il mio io, il mio essere divenne cenere, consumato da te.
Così dice l'amante e il credente.
Tu mi sfiorasti. Io sono sacro.
Non io ma la mia cenere è sacra.
(Pär Lagerkvist)


Probabilmente quest'anno le ceneri a cui pensiamo sono quelle delle esplosioni, ceneri di posti distrutti, purtroppo anche delle vite scomparse in pochi secondi... Voglio pensare che siano vite donate, donate non per l'odio ma per amore ai fratelli. E che siano conseguenza di un fuoco interiore, fuoco che arde per la pace. 
Dunque, il tempo della Quaresima non può essere che tempo di ardere! Nati dall'ardore dell'amore di Dio che altrimenti non si poteva esprimere che nel creare l'uomo per amore, diciamo nella liturgia che torneremo ceneri. Si, così siamo in questa Quaresima: sospesi tra la nascita e la morte, cioè la rinascita della risurrezione. La vita si contrae tutta in questi 40 giorni. E vediamo chiaramente come reagiamo al concentrato dell'amore, che quando sfiora, incenerisce. Si, perché nello spazio tra la nascita e la rinascita, quello che speriamo per tutto il mondo, messo alla prova col fuoco, è che evapori tutto ciò che non ha significato...e resti l'amore. Camminiamo consapevoli della sacralità dell'esito di questo processo! Facciamo evaporare ogni voglia di vendetta... inceneriamo ogni divisione. Resti l'amore. 

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