domenica 9 ottobre 2022

tornati, perché grati

Lc 17,11-19
 

Si è mai sentito che coltivare il sentimento di gratitudine ci facesse tornare indietro...? Siamo abituati al fatto che la gratitudine ci fa andare avanti, diventa un motore non indifferente per la nostra esistenza. E invece sì, può e a tratti deve aiutarci a tornare indietro, come avrebbero dovuto fare i lebbrosi del Vangelo di oggi. La riconoscenza è un sentimento tale da farci vivere il presente condito dalla memoria del passato, più o meno prossimo, in cui si è riversata la grazia di Dio. Non significa vivere nel passato, ma significa saper tornare sempre indietro "per rendere lode a Dio" come sottolinea oggi Gesù nel Vangelo. La guarigione iniziata nel momento della grazia, si compie gradualmente nella capacità costante di "rimuginare" con la memoria del cuore il bene ricevuto. È come si ripete in varie circostanze: "Il Signore che ha iniziato in te la sua opera buona, la porti al compimento". Possiamo imparare a vivere oggi dicendoci: questo sono oggi perché ieri il Signore mi ha fatto questo miracolo. Ecco perché tornare: senza il ritorno grato non si va avanti, perché la grazia ha bisogno di essere “rimuginata” perché possa colmare la nostra vita quotidiana anche nei momenti di fatica.


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