E' Domenica delle Palme...
Ci viene data un'abbondanza e una pregnanza straordinaria della Parola di Dio.
E' vero, questi stessi Vangeli li sentiamo ogni anno, ma la nostra vita è sempre nuova per cui ci parlano sempre in una maniera nuova, se ascoltiamo col cuore.
Mi soffermo solo brevemente sull'ingresso di Gesù a Gerusalemme e sulla domanda che forse tante volte abbiamo sentito porre. Come fa questa gente a cambiare di 180 gradi, in giro di pochi giorni? Osannare Gesù questa domenica per poi urlare "crocifiggilo" nemmeno una settimana dopo...
E mi torna nel cuore la differenza tra gli innamorati e gli amanti. Chi è innamorato, idolatra l'altro, lo idealizza, lo esalta, gli corre dietro, cerca di osannarlo, appunto, dà sfogo alle sue emozioni.
Ma l'innamoramento passa presto. Improvvisamente tira un altro vento, qualcuno urla più forte, arriva la paura delle conseguenze che potrebbe portare con sé l'abbracciare l'oggetto del proprio interesse. Si comincia a prendere la consapevolezza che amare una persona comporta sacrificio e responsabilità. E quindi, siccome appare qualcun altro dietro cui andare, seguendo la folla, scegliendo una corrente facile, allora si va, e dopo 5 giorni si urla il contrario di quello che si gridava prima.
Ma l'innamoramento passa presto. Improvvisamente tira un altro vento, qualcuno urla più forte, arriva la paura delle conseguenze che potrebbe portare con sé l'abbracciare l'oggetto del proprio interesse. Si comincia a prendere la consapevolezza che amare una persona comporta sacrificio e responsabilità. E quindi, siccome appare qualcun altro dietro cui andare, seguendo la folla, scegliendo una corrente facile, allora si va, e dopo 5 giorni si urla il contrario di quello che si gridava prima.
Sì perché l'amore arriva dopo l'innamoramento. E arriva come scelta e decisione, quella presa ogni giorni. Arriva come desiderio del bene dell'altro e degli altri, perché nessun amore è esclusivo, ma è sempre generativo. L'amore arriva con l'accettazione della ferita, della sofferenza. L'innamoramento svanisce con l'emozione che ti prende e che passa. L'amore resta come sentimento del bene.
La settimana santa è tutta improntata su questo. Gesù si consegna, perché ama, perché il voler bene delle sue creature, è duraturo e prevale su ogni altra cosa. Ciò che noi chiamiamo allora passione di Cristo, cioè racconto della sua morte, è una vera passione, che porta alla follia più grande, a dare la vita. Passiamo anche noi dall'innamoramento all'amore. In fondo, solo questo passaggio produce poi la risurrezione.
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