Lc 1,39-45
Non temere,
lo Spirito scenderà,
ancora
rimbombano
nelle
orecchie le parole,
nelle vene il sangue
batte allo
stesso ritmo del cammino
La sua ombra
stenderà,
attraverso le montagne,
alla loro
ombra.
Il
refrigerio dell’anima
e del corpo
nel cammino.
Il bambino
nascerà
Il grembo
che pian piano
si curva, si riempie,
fa
rallentare per amore
il cammino.
Figlio
dell’Altissimo,
come è possibile?
Non conosco
il mistero...
è ormai
giunto il termine del cammino
Elisabetta,
il mio battito, lo scalciare del precursore.
La mia
ombra, refrigerio, maternità condivisa.
Il bambino,
mio, suo, del mondo.
Io, Madre
del suo Signore
Sudata,
sporca e gonfia dello Spirito.
Nessun commento:
Posta un commento