Mt 1,18-24
Non so voi, ma io leggendo il Vangelo di oggi, mi sono detta: insomma,
povero uomo, il nostro Giuseppe... Ma non poteva Dio, nella sua sapienza,
aspettare che questi due promessi sposi andassero ad abitare insieme, per
arrivare con il grande Annuncio? C'era bisogno di far incasinare questa povera
gente mettendo in enorme imbarazzo Giuseppe, per non parlare dei rischi per
Maria? Insomma, dai, questo Dio arriva sempre fuori del tempo da noi previsto:
o prima, o dopo... Hai mai ripensato alla tua vita in quest'ottica? Guardando
come alle volte sembra un giocare a nascondiglio, da parte di Dio, quando le
risposte o non arrivano o arrivano nel tempo in cui ancora non ti senti
pronto... Eppure, c'è un disegno di sapienza in tutto ciò: i nostri tempi non
sono quelli di Dio. Ma se guardi attentamente la tua vita, ti accorgi che tutto
ciò che per noi è avvenuto "fuori tempo", si è rivelato importante e
strumento educativo da parte di Dio, nella lettura illuminata dalla fede della
nostra vita. Ricordiamoci, che anche quando le cose accadono non come e non
quando noi vorremmo, c'è sempre una chiave di lettura e i segni da leggere
attorno a noi con attenzione, che illuminano questi "imprevisti". Per
Giuseppe sono state le parole dell'angelo di cui si è dovuto fidare ciecamente.
E per me e per te? Siamo invitati oggi a fare la lettura della nostra
storia e ad imparare da essa, con quale linguaggio il Padre tenero, anche se
imprevedibile, parla nella nostra esistenza. Questo esercizio, fatto nel
silenzio orante del cuore, ci permetterà di imparare ad accettare ciò che è
inaspettato, oggi e domani, con meno ansia e più consapevolezza di essere
inseriti in un piano di amore, piano della salvezza. Ci permetterà di vivere il
tempo come sacramento dell'eternità.
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