sabato 4 dicembre 2021

le mappe della tua vita


 Lc 3,1-6

Quanto sono dettagliate le informazioni che ci fornisce oggi l’evangelista Luca, per contestualizzare l’inizio dell’attività pubblica di Giovanni il Battista. Davvero siamo sicuri che queste ci servono? Nella sola prima frase, abbiamo chiara l’immagine politica della Palestina. In mezzo a tutti questi nomi, quali: Ponzio Pilato, Erode, Anna, Caifa… che forse non ci fanno venire in mente niente di buono, si fa strada la parola di Dio. Essa però, stranamente, non viene in una città o anche qualsiasi altra località, ma raggiunge il deserto e in esso, Giovanni. Sembra che Luca voglia operare un’analogia con il Verbo, cui incarnazione ha appena raccontato e che avviene a Betlemme, nella piccolezza (cf Mi 5,1). Hai mai pensato all’analogia che tutto questo potrebbe avere con la tua vita? Oggi è il giorno in cui fare memoria del momento in cui hai fatto il tuo incontro, forse quello decisivo o forse il primo importante, con Gesù, il Verbo, appunto. Oggi è il giorno, in questo cammino che ci prepara alla sua nascita, di riprendere questo evento e fare come fa Luca. Puoi visitare con la memoria del cuore, le regioni della tua esistenza, per vedere come e da “chi” erano governate, domandarti su cosa stava succedendo nella “politica” del tuo vivere di quel periodo. Puoi infine individuare il punto, dove la Parola venne a visitarti. Forse scoprirai che anche in te e nella terra e nella storia che sei, Egli preferì andare oltre tutti gli ambiti conosciuti per nome, visitati, inquadrabili nella tua geografia, per impiantarsi in una tua periferia, in un qualche margine della tua persona. Sicuramente ti ricorderai questo primo amore e lo zelo che ne conseguì. Questo incontro produce sempre una sovrabbondanza che sfocia nel fervore, che anche a Giovanni ha spinto a camminare e gridare quell’Amore che sta per raggiungere tutti. Fai un secondo step. Guarda al presente. Dove sei oggi? Che posto ha in te e nel tuo cuore, Colui che hai incontrato con così tanta forza? In quale regione del tuo essere Egli dimora? Ha già preso possesso di tutto/a te stesso/a? Sei ancora disposto/a ad andare e dire con la tua vita la sua Presenza vivificante, rallegrante, totalizzante? Ricordati che nei momenti di stasi, di crisi, di ripensamento, nell’esperienza del non-senso, che sono in fondo tutti nomi dei “deserti” che attraversiamo nella nostra vita, la strada c’è. Ed è quella di ritornare all’Amore conosciuto, a Colui che sa raddrizzare, riempire, abbassare, spianare, che ti fa di nuovo vedere la salvezza. Nel nostro cammino di Avvento, non lasciamoci scappare la preziosa possibilità di tracciare la cartina generale della nostra vita presente. In primis quella geografica, per comprendere i luoghi che oggi hanno più bisogno di essere la culla del Salvatore, ma anche quella fisica, per sentire nel cuore quanto i nostri sentieri, burroni, monti, colli, vie, hanno bisogno di Lui.


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