Lc 4,16-30
Grosso modo, tutti conosciamo questa dinamica. Non tutti vogliono sentirsi dire alcune delle cose che gli altri pensano. Anche ciascuno di noi che oggi riflettiamo su questo Vangelo, certe cose non vorrebbe sentirsele dire. E probabilmente, specie a chi ha il ruolo di vegliare sugli altri, di guida di qualsiasi tipo, molte volte non vorremmo dirgli determinate cose, che sappiamo possano toccare in profondità l'altro e suscitare reazioni non prevedibili. Così Gesù. Parla di sé, suscita ammirazione. Dopo svela alcune dinamiche finora intoccabili, in più appartenenti ad un passato che era sacro per il popolo d'Israele. Il passato, a noi noto dalle pagine dell'Antico Testamento, che parlano ad esempio della storia di Elia (cf. 1 Re 17), che lasciava già presagire quelle che sarebbero state le logiche realizzatesi poi con l'incarnazione di Gesù. Nel caso specifico riguardanti la fede dei piccoli, dei poveri, dei pagani, a cui viene mandato il profeta, perché sono gli unici che sanno accogliere la parola di Dio, che viene attraverso quel profeta. Queste parole sono dure per chi basa la sua fede sull'osservanza e rimane nella certezza che così si salva. Gesù puntualizza proprio questo e suscita scandalo. Tanto che lo portano sul ciglio del monte e vogliono spingerlo giù. Ma la forza del vero profeta, quello che agisce in vera fede e per amore, sta proprio lì. Egli parte dal ciglio del monte, da quell'istante in cui gli può sembrare che la sua profezia e il suo proclamare la Parola, è stato vano e non è stato accolto e anzi, lo porta verso la morte. Egli sa che capitano tanti di quei cigli del monte, quando si sta per cedere, per essere spinti giù, solo perché si cerca l'autenticità. Sa e non si lascia scomporre, la sua fede in Dio gli dà la forza per passare ancora in mezzo alla folla furiosa e andarsene. Sa che Dio è con lui e che la sua vita finisce spesso al ciglio, ma questo diventa come un punto di ripartenza, secondo quanto fece Gesù: passando in mezzo a loro, si mise IN CAMMINO.
Dunque il cammino riparte da lì. Così è il cammino di chiunque cerchi sinceramente l'autenticità.
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