Lc 5, 33-39
"Si è sempre fatto così". La fatidica frase che deve rivendicare un presunto bene, diventa rivelatrice di un rischio tanto grande quanto subdolo... Comode le nostre sicurezze: chi ce le tocca? Tutti digiunano, anch'io digiuno, anche tu devi digiunare, siamo a posto. Non importa se è momento giusto, che cosa è bene per una singola persona...lo facciamo tutti e così "siamo al sicuro". E così, andiamo avanti, tanto si è sempre fatto così e siamo convinti dentro di noi che la sicurezza ci verrà da questa ripetizione infinita degli "schemi salvifici". Poi però ci lamentiamo, perché le giornate sono tutte uguali, perché non arriviamo mai a nessun "dunque" nella nostra vita... Anche questa può essere quella che Papa Francesco chiama la vita da "divano", rischio tanto per le nuove che per le vecchie generazioni. E se decidessimo di liberare questi nostri due muscoli fondamentali: il cuore e il cervello? Se cominciassimo ad allenarci ad usarli costantemente, per leggere i segni dei tempi, per mettere in moto una carità creativa? Se invece di ripetere gli schemi, laddove essi risultano obsoleti, cominciassimo a fermarci, da soli o meglio ancora, insieme, per vedere cosa è che oggi ci chiede la vita? Forse non ci chiede il digiuno...forse appunto finché lo Sposo è con noi, non c'è da digiunare, ma da stare consapevolmente al cospetto del mondo, del prossimo e della vita. E questo comporta la capacità di pensare ogni volta che si fa una scelta: perché saper scegliere il bene non è scontato, ma è espressione della massima libertà, il più bel regalo che Dio ci fa.
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