giovedì 3 novembre 2022

l'inversione della storia

 


Lc 15,1-10

Sempre più spesso (e il tempo della pandemia ne ha un suo merito), quando si torna alla parabola del Vangelo di oggi, si dice che non è assolutamente più così come la racconta Gesù, nella nostra Chiesa. Che abbiamo a che fare con una sorta di inversione di racconti. Il Signore chiede ad ognuno di noi, di metterci nei panni del pastore e di dire se avrebbe il coraggio di lasciare 99 pecore e di andare a cercare quell'unica perduta. Ma noi ci guardiamo e diciamo: oggi dove sono le 99 pecore che sono "dentro il recinto"? Scherzando possiamo dire che Papa Francesco ha tirato fuori le pecore dal recinto, da quando ha detto che la Chiesa è in uscita. Ma in realtà la domanda è seria e lo è anche la risposta. Effettivamente oggi le pecore perdute, sono 99, mentre dentro ne resta 1 sola, in proporzione. Dunque cosa occorre fare? Rimanere in un intimo cuore a cuore con l'unica pecora, per salvare almeno lei? No invece! Tanto più il pastore deve odorare di pecore, per prestare sempre l'espressione da Papa Francesco, cioè deve immischiarsi nella folla, per stare con le 99 in tutto ciò che la loro quotidianità "lontana dal recinto", comporta. E allora che facciamo? Lasciamo l'unica poveretta sola e abbandonata, lei che è stata fedele (e qui il tutto comincia ad assomigliare alla parabola del figliol prodigo, che segue)? Ma assolutamente no! Proprio quest'unica pecora, curata dentro il recinto, ora è chiamata ad essere missionaria, ora più che mai! Ora finalmente il suo essere stata dentro al recinto, ha un senso pieno: ella si mette alla sequela del Pastore che va a incontrare le 99 e lo fa con lui. Ecco dunque la nostra "parabola invertita", perché uscire dal recinto e andare a portare la Buona Notizia ci dà gioia!!!

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