martedì 14 marzo 2017

sottosopra?

Sulle posizioni che occupiamo nella vita c'è sempre da domandarsi. Oggi ho assistito a una situazione da una parte molto comune, che però dall'altra parte mi faceva sorridere, accostandola al Vangelo di oggi. Stavo seduta in una piazza, in un momento di pausa. Vicino a me quattro giovani donne (età tra i 30 e i 40 anni circa). Credo che sono stata lì a sentire involontariamente ciò che stavano dicendo (o a momenti urlando), per circa un'ora. Non stavo ascoltando, ma le parole che mi giungevano mi facevano capire chiaramente di cosa o meglio di chi si trattava. L'oggetto del dibattito era un'altra donna (amica, nemica, collega, parente, conoscente?) e le sue qualità, comportamenti, soprattutto quelli che venivano giudicati negativamente. E nella discussione ogni tanto soprattutto una delle donne (quella che alzava di più il volume), ripeteva a gran voce, che quell'altra "non avrebbe avuto controllo sulla sua vita". Dopo un'ora in cui ho sentito ripetutamente questa espressione, non potevo farne a meno di sorridere. Ecco colei che non doveva avere controllo sulla sua vita, ha consumato tutta la sua pausa pranzo, suscitando in più tanta agitazione e inquietudine.
E tornavo col pensiero al Vangelo. Ci lasciamo imporre dei fardelli emotivi, ci lasciamo spadroneggiare gratuitamente il nostro cuore e la nostra mente...senza nemmeno accorgercene. Sono tempi strani, siamo gente strana. Faremmo di tutto per liberarci dalle regole che, a dir nostro, ci soggiogano e ci pesano. Ci vorremmo liberare a tutti i costi dal peso delle leggi assurde... dopo però non ci accorgiamo che qualcuno controlla i parametri del nostro ragionare, delle nostre emozioni, persino riempie il nostro tempo. Evidentemente anche queste sono forme di dipendenza dalle persone. In più: scappiamo tanto da dei regolamenti e simili e invece con così tanta facilità ci lasciamo schiavizzare da falsi maestri, da personalità forti, che mettono in moto i plagi, le manipolazioni... Non si sa più che posizione occupiamo: siamo liberi e liberamente scegliamo oppure "liberamente" entriamo nei meccanismi di dipendenza? Vorremmo mettere sottosopra il mondo, per rivendicare la libertà, e intanto mettiamo sottosopra il concetto stesso della libertà. Si, sottosopra mi piace... ma solo nella versione di Gesù: chi è più grande, non ha bisogno di gridare la sua grandezza, perché il servizio lo libera da ogni schiavitù e tentazione di potere. 




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