Hai presente quando un edificio ha una bella facciata? Sei attratto ad entrare. Tipo la cattedrale di Palermo. Stupenda, dall'esterno meravigliosa, pure con una bella facciata. Ma poi entri e dici: oh mamma mia... e dove sta tutta questa bellezza che ho visto fuori? Si tratta praticamente della coerenza. Una cosa è entrare in una struttura. E un'altra è entrare in una dimensione. Si, perché la quaresima è decisamente una dimensione, che però si costruisce. Tu entri nella quaresima e cominci ad edificare, ad arredare... La facciata della quaresima sei tu. Tu entrerai dentro e man mano si vedrà che facciata ci sarà. La vera vicinanza con Dio, (sostanza dei quaranta giorni che stiamo iniziando), che necessariamente è purificazione, la si vede dal volto della persona. Chi nella vita si è lasciato portare nel deserto, purificare, se vogliamo parlare con un linguaggio più attinente alle scienze umane, chi ha saputo mettere in moto i meccanismi della resilienza, consapevole di vivere alla presenza di Dio, ha un volto trasfigurato. E questo perché la sua "facciata" si è costruita in seguito all'arredamento dell'interno. Difatti, c'è una camera interna, quella stanza segreta, dove il Padre vede, dove abita, illumina, rinnova, ama. Lì ritorna a noi la consapevolezza di un Volto che è sempre rivolto verso di noi, di quegli occhi che sempre sono su di noi, facendoci sentire desiderabili e unici. Da lì si attinge la luce, lì si attende il terzo giorno, quello della risurrezione, anche in mezzo alla morte, che comunque sempre si rivela solo apparente o momentanea. La facciata dunque riflette tutto ciò: il tempo, la sua stratificazione, la bellezza dell'incontro nella stanza più interna. E può essere una stanza deserta, una che frequentiamo poco, che forse ci mette un po' di paura, quando vi entriamo. Ma solo entrando lì e possibilmente tornandoci spesso, se non rimanendo proprio, la facciata si costruirà coerente con l'interno. E la vita diventerà tutta una quaresima: anelito costante di stare al cospetto di Dio e di non staccarsi mai da Lui. Mai per se stessa, però. Alla fine e in mezzo ad ogni quaresima, c'è una missione: trasformare tutte le facciate che incontriamo. E quando queste saranno illuminate dall'unica Luce necessaria, lo sapremo: il cuore è pronto, sta risorgendo.
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