Lc 13,10-17
Gli anni passano e nella nostra vita continuano ad esserci cose, sulle quali non abbiamo coraggio di "alzare lo sguardo"... O meglio, non è che non abbiamo coraggio, è che piuttosto non ci poniamo più la questione. Magari poi abbiamo attorno a noi anche delle persone che ci confermano nella nostra posizione "curva", come quella della donna del Vangelo di oggi. Forse è capitato più volte nella nostra vita che nel giorno, momento, circostanze, luogo, in cui avremmo voluto rialzarci, ci è stato sempre detto che era "sabato" e in quel dato momento non era il caso di prendere le decisioni, di prendere insomma in mano la nostra vita e cambiarla.
Così si giunge a vivere con lo sguardo rivolto verso il basso. E se dicessimo: "basta!" ? Forse è proprio oggi quel giorno, quel sabato, appunto, in cui il Signore viene a guarirci e attende che, invece di ascoltare tutte le voci (quelle interiori e quelle esteriori), che ci confermano nell'impossibilità più o meno assoluta di alzare lo sguardo, di "raddrizzarci", di risorgere. Vivere da risorti si può quando decidiamo davvero di non continuare più a piegarci davanti alle nostre debolezze o sensi di colpa di fronte alla vita o alle persone. Oggi è il giorno in cui posso cambiare davvero la mia vita, oggi di nuovo Gesù passa accanto a me per guarirmi e rendermi dritto. Non importa che tutti mi dicano che in questo momento, tempo e con queste persone non è possibile. Sono io che ho la responsabilità per la mia vita e io decido quando rispondere all'invito del Signore che mi vuole in posizione eretta, con lo sguardo rivolto verso di Lui, verso l'alto. Non c'è legge umana che regga, di fronte alla possibilità che abbiamo, di risorgere ogni giorno. E chi ci dice il contrario, è bugiardo e non lo si deve ascoltare. Chi non mette sopra ogni cosa la vita dell'uomo e la sua vita in pienezza, non ha capito per cosa è venuto Cristo sulla terra. Con questa certezza domandiamoci oggi: qual è la mia gobba? Da cosa Dio vuole rialzarmi, in cosa raddrizzarmi? Cosa mi impedisce di lasciarmi toccare da lui? Quale legge del sabato metto prima della mia dignità di persona? Perché permango nella convinzione che sono mento importante delle leggi che non hanno nulla a che fare con l'amore? Siamo chiamati a vivere nella posizione eretta, lasciamoci raddrizzare da Colui che si è alzato persino dalla tomba, per darci la vita piena.
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