Lo sapevi che sei l'infinito? Si, l'infinito, edizione limitata! Qui troverai e, spero, condividerai, tutto ciò che Dio depone nel nostro cuore!
domenica 29 novembre 2020
la nona luna piena
domenica 22 novembre 2020
dimmi oggi da che parte stai?
Un po' scomodo il Vangelo di oggi... Divisione, giudizio, resoconti, paura, incomprensione... Non piace insomma alla prima vista. Perché una Parola così nella Solennità del Cristo Re? Cristo non è Re per giudicarci e per metterci sulla bilancia. Cristo è Re povero per ricordarci che il nostro rapporto con la sua regalità non dipende da quanto riveriamo coloro che "sono sopra di noi", ma da quanto lo troviamo presente e bisognoso nei poveri. Dunque, è su questo che potremmo interrogarci oggi. E la domanda potrebbe essere questa: non alla fine dei tempi, non "poi", "dopo", ma oggi: da che parte stai?
giovedì 19 novembre 2020
aprire quando bussa
Lc 19,41-44
Ci sono visite e visite. Ci sono quelle visite veloci, ultimamente molto risicate per ovvi motivi, in cui uno passa a casa tua per un caffè, per scambiare due parole, per aggiornarti sulla vita... non che non siano importanti queste, tuttavia poi ci sono quelle visite, talvolta inaspettate, di persone da tanto tempo attese, o da tanto tempo assenti oppure semplicemente di persone importanti, visite alle quali ci prepariamo, pulendo la casa, cucinando, mettendo vestiti belli.
Ti ricordi quando il Signore ti ha visitato con tutta la sua forza e questa visita ha lasciato il segno in te? Che ricordo ne hai? Hai saputo riconoscere quel momento in cui lui ha bussato alla tua porta, per trasformare la tua vita? Non andare solo a sbirciare nei tempi di emozioni interiori, di luce particolare, prova a vedere anche nei momenti di sofferenza, di confusione. Sono tutte possibili visite di Dio. E sono da riconoscere. Di fatto ci cambiano l'esistenza.
Nel Vangelo di oggi Gesù piange su Gerusalemme. La sua città amata non ha aperto la porta, non ha riconosciuto il tempo della Visita, quella con la V maiuscola. Ecco perché Lui già sa come andrà a finire. Il problema in realtà non è che Gerusalemme in futuro verrà assalita e distrutta. Il problema vero è che lei non aveva riconosciuto il tempo della visita e non ha la forza interiore per restare incolume contro ogni avversità. Perché nella vita avvengono inevitabilmente le distruzioni, le sconfitte, ma la memoria della Visita è fondamentale per non soccombere. Le tempeste della vita talvolta ci fanno cadere a pezzi ma la fede, quel frutto prezioso, sebbene spesso tanto piccolo, quasi come una calìa d'oro, fa sì che la nostra vita invece di subire la morte, si rinnova. Non resta che drizzare le orecchie e aprire, quando Lui bussa.
domenica 15 novembre 2020
e tu che colore ci metti?
sabato 14 novembre 2020
dare fastidio a Dio
venerdì 13 novembre 2020
la fine del mondo
Lc 17,26-37
Di solito siamo abbastanza comodi rispetto al concetto della fine del mondo. Tuttavia, in questo tempo della pandemia, qualcuno sta vedendo delle scene apocalittiche (ignorando probabilmente il fatto che l'Apocalisse non è stata affatto scritta per rappresentare quel che presumibilmente dovrebbe accadere alla fine del mondo). Gesù invece ce la vuole presentare diversa e ci dice come reagire "quando avverrà". E le sue parole mi ricordano tanto una poesia polacca sulla fine del mondo, che condivido con voi.
Nel giorno della fine del mondo
un'ape gira sopra il fiore di nasturzio
il pescatore assetta le reti luccicanti
nel mare i delfini allegramente saltellano
i giovani passeri s'attaccano alle grondaie
il serpente ha la pelle dorata, proprio quella sua
Nel giorno della fine del mondo
le donne attraversano i campi con ombrello in mano
un ubriacone s'addormenta sul ciglio dell'aiuola
i fruttivendoli gridano per le strade
all'isola arriva la barca con la vela gialla
resta nell'aria il suono del violino
per aprire una notte stellata
e coloro che attendevano i tuoni e i fulmini
restano delusi
e coloro che aspettavano i segni e le trombe angeliche
non credono che invece già sta accadendo
finché il sole e la luna si vedono in alto
finché il bombo visita la rosa
finché i bambini nascono di color rosa
nessuno crede che già sta accadendo
Solo un vecchietto brizzolato che sarebbe stato un profeta
ma profeta non è perché ha un altro mestiere
dice, legando le piante dei pomodori:
non ci sarà una fine del mondo diversa
non ci sarà una fine del mondo diversa
Czeslaw Milosz
martedì 10 novembre 2020
quando non serve servire
martedì 3 novembre 2020
il vuoto o la pienezza?
Lc 14,15-24
Occorre solo scegliere: il vuoto o la pienezza. Il vuoto che sta nel non rispondere all'invito del Signore, rifugiandosi nel proprio ristretto spazio di vita, lasciando vuoto il salone in cui Lui stesso ci prepara un ricco banchetto. La pienezza dell'aggregazione di chi riconosce la propria povertà e il bisogno che ha dell'altro, della condivisione. Questa pienezza, per assurdo fa sì che c'è sempre il posto per qualcuno ancora e ancora. Perché ciò che si condivide, consapevoli della nostra povertà, si moltiplica, ne basta per molti. Mentre ciò che viene conservato nella chiusura delle proprie ristrettezze, lascia solo il vuoto.
domenica 1 novembre 2020
Felici, oggi!
Al brano delle Beatitudini di oggi (Mt 5,1-12) aggiungo queste qua... per una felicità sempre "in cammino", anche se in salita!
BEATI quelli che sanno ridere di se stessi:
non finiranno mai di divertirsi.
saranno dispensatori di gioia.
il vostro cammino sarà sempre pieno di sole.
(anonimo)