martedì 5 gennaio 2021

sentirsi visti

Gv 1,43-51

Sono stata colpita e affondata ancora da questo brano del Vangelo... Non riesco a liberarmi da questo sguardo: prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l'albero di fichi. Natanaele è stato chiamato da Filippo? Nooooo. Cos'è una chiamata da parte di una persona umana...? Mah forse acquista un senso più profondo, quando tu capisci, che Dio si serve di una persona per chiamarti, perché prima di questo Lui TI HA VISTO. Non posso far finta di non sapere i verbi greci di questo brano, due verbi strepitosi!!! Il primo, usato nella domanda di Natanaele: ghinoskein, verbo biblico della conoscenza!  E' un verbo che esprime la pienezza della conoscenza: all'elemento intellettivo e razionale si aggiunge la volontà che sceglie di penetrare una realtà, contemplando anche una dimensione affettiva ed "effettiva", cioè un andare fino in fondo nella conoscenza. Non di rado è verbo usato per l'atto sessuale, come compimento di un itinerario di conoscenza precedente... Natanaele si è sentito conosciuto fin nella sua intimità più profonda e domanda come possa essere possibile...
Gesù risponde con il verbo della visione, quello più profondo tra tutti, se pensiamo che Giovanni nel suo Vangelo ne usa tre e ognuno di questi verbi indica un gradino più profondo di "capacità di vedere". Ed ecco eidòn, che indica il vedere non solo con gli occhi, ma anche con l'intelletto e con il cuore, e vedendo comprendere penetrando fin in profondità dei significati dell'"oggetto della visione"... Commovente! E tutto per non dimenticare che per primo e in ultimo è sempre il Signore che ci guarda, il suo sguardo d'amore, collocato proprio laddove siamo collocati noi, sotto qualsiasi albero di fichi, è già con noi. Alle volte sono gli altri che ci chiamano, perché Lui si serve di loro. Altre volte le persone ci vogliono dare un nome, un'identità, secondo il loro parere... cose talvolta anche molto belle, ma che non possono nella vita essere un riferimento ultimo. Anche a me e a te il Signore dice oggi: ricordati, che in mezzo a tutte le chiamate, prima che chiunque ti abbia conosciuto e amato, io ti ho visto già. Il mio sguardo ti ha dato la vita e l'identità. Ti vedo anche oggi, in qualsiasi tuo luogo, anche quello più insignificante. E lì, al di là di tutto e di tutti, TI AMO! 

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