Tutte e due le donne del Vangelo di oggi, sia la piccola che la grande, meritano un'attenzione particolare. Ma facciamo intanto uno zoom sulla emorroissa, figura tanto conosciuta e tanto osservata, specie dai biblisti. Una donna che perde sangue, ininterrottamente, da anni e anni, nel popolo d'Israele è una donna costantemente impura, cioè non atta a nessun tipo di relazione. Il vero dramma per lei è che ormai da tantissimo tempo, non si rapporta con nessuno. La malattia le ha impedito di vivere ciò senza cui una persona umana non può vivere e non può essere pienamente umana. E il forte richiamo a quella vita che le è stata negata per anni, fa sì che ella rischi.
Non è in grado di prevedere cosa succederà, probabilmente teme le conseguenze. Sa che sta facendo una cosa illecita, infatti non deve toccare nessuno. Potrà succedere di tutto, quando se ne accorgeranno. Ebbene, il rischio, ella decide di abbracciarlo. Sa bene dentro di sé, che vale la pena rischiare anche tra la paura e l'insicurezza. Ha attirato su di sé lo sguardo del Signore. E sta tornando a vivere, guarita dalla sua fede. Ogni rischio di abbandonarsi nelle mani di Dio, di gridare ancora una volta a Lui, al di là dei pareri e della disapprovazione di chiunque, porta con sé una liberazione, se sappiamo prenderlo. E ci permette di vivere sempre più pienamente.
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