sabato 11 febbraio 2017

E se ci parlassimo di più...?




Ho pensato di scrivere su una cosa in cui ultimamente mi imbatto nel parlare con le persone. Sento molte preoccupazioni, persino tanti tormenti e vite che vanno avanti sofferte, per un insieme di pensieri portati avanti nel tempo, che turbano sempre di più, che creano degli scenari più o meno tristi o tragici. Quando questi riguardano le persone, io domando a chi è afflitto, se ha mai provato a parlare con la persona per la quale sta male. Direte che sto scrivendo delle cose banali... in fondo tutti lo sappiamo e lo sperimentiamo nella nostra vita. Eppure, continuano tante ferite e delle volte ferite su ferite. Il punto è che, più si va avanti con i pensieri che ci occupano (abusivamente!) la testa, più difficile sarà tornare indietro e scoprire la verità sulle situazioni e sulle cose. E' come in un libro o in un film: inutile che vieni a darmi un consiglio sull'inizio del racconto, se io ho già scritto 400 pagine... la storia è andata avanti e vive della sua stessa vita! Smontare un "film" che spesso ci giriamo interiormente e che ci coinvolge emotivamente, facendoci male, è talvolta molto difficile. Non di rado noi diciamo, che "intuiamo" una cosa, su cui dopo lavoriamo mentalmente. Ma, l'intuizione, per quanto sia molto utile nella vita e sa essere persino importante, va anche educata e richiede verifica. Tuttavia la prima verifica, quando pensiamo alle persone nella nostra vita, va fatta proprio con loro. Il nostro intuito ci porta infatti a giudicare e valutare le persone secondo ciò che noi abbiamo appreso come schemi mentali nel corso della vita. Ma gli altri non sono noi. Fanno le loro scelte, prendono decisioni o semplicemente si muovono in delle direzioni che non conosceremo mai fino in fondo, se non parlare con gli interessati. La chiarezza, non la si fa mai rimuginando le proprie conclusioni e facendo delle grigie previsioni. La chiarezza, proprio perché chiara, la si può raggiungere nell'apertura della mente e del cuore all'altro. E' lì che passa la luce. C'è dunque da abbandonare il falso rispetto, c'è da essere disposti alle volte a litigare e a sentirsi dire delle parole non troppo dolci. Occorre mostrarsi interessati al bene delle persone ed esserlo con tutto il cuore. Coraggio, dunque, blocchiamo i pensieri negativi quando sono ancora in embrione. Allunghiamo il passo verso l'altro e accorciamo da subito le distanze, che altrimenti rischiano di diventare centinaia di chilometri pur nella vita l'uno accanto all'altro. Non abbiamo paura di perdere, perché possiamo solo guadagnarci. Infatti:

L'incontro ci apre gli occhi
perché nell'incontro c'è lo Spirito
il parlare da cuore a cuore
il barlume della luce
Tra un occhio e l'altro
un sospiro 
è lo Spirito.

L'unico donatore di pace e di armonia. Lo spirituale si fonda infatti sull'umano. A noi costruire i tessuti umani, per abilitare quelli spirituali.

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