E' tutta la giornata oggi che penso ai...salmoni. E non certamente perché sono buoni da mangiare
(sebbene, confesso, mi piacciano molto!). Come sappiamo, questi pesci, per deporre le uova e far nascere i piccoli, risalgono dal mare controcorrente lungo il fiume. Superano la corrente dell'acqua, per seguire la corrente vitale che "sentono" in sé. Sarebbe più comodo starsene nel mare, ma...un salmone non si permette di essere diviso in se stesso! Forse fa sorridere quest'affermazione... ma è profondamente vera anche per noi. Ci sono nella vita varie correnti che ci portano in diverse direzioni, talvolta anche opposte. Non credo sia un'operazione difficile quella di richiamare alla memoria quei momenti in cui ci troviamo confusi, svuotati, tristi, forse anche arrabbiati alle volte. E tutto ciò perché non seguiamo la nostra corrente. Quante volte al giorno, alla settimana, al mese...quante volte nella vita scegliamo di andare contro la nostra corrente? Quante volte scegliamo, per paura, per compiacere, per colmare il bisogno di affetto, ciò che vogliono gli altri o che ci impongono? Quante volte vince il ricatto o l'amore non del tutto libero? E soprattutto: come ci sentiamo in quei casi? Ecco, quel sentimento che possiamo rilevare è proprio frutto della mancanza di fedeltà a noi stessi. Suona un po' narcisistico? Si, secondo gli schemi con cui ragioniamo. Ma la sana autostima e consapevolezza di ciò che è la nostra corrente ci mette profondamente a contatto con lo Spirito. E vice versa! Nel Vangelo di oggi, Gesù parla del peccato contro lo Spirito: la più terribile delle infedeltà. E' vero che ciò che ci muove ad agire nella vita, va sempre verificato, perché la nostra corrente non equivale alle nostre passioni smodate. Qui parliamo di quello Spirito che soffia, dove vuole e che, attraverso la nostra umanità, svela dove dobbiamo andare, per ritrovare la vita. Esattamente come i salmoni che fanno tutta la loro fatica per prolungare la vita. Perché avere contro tutto il mondo, come sensazione, è nulla nei confronti dell'avere contro se stessi, essere un regno diviso. Lo Spirito non abita nella divisione: essere infedeli alla propria corrente significa non fare spazio a Lui. Ma dipende in gran parte da noi: nessuno può rapirci i nostri beni, se non ci lasciamo legare!
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