lunedì 6 aprile 2020

spreca senza spiegare

Gv 12,1-11


Ci vuole veramente un bel coraggio per sprecare. Sia in negativo sia in positivo. Viviamo nei tempi in cui si cerca di ridurre qualsiasi spreco, ma allo stesso tempo per farlo, si continua a sprecare altre cose. Nel frattempo c'è chi spreca e c'è chi non ha nemmeno le quantità di cose sufficienti per vivere. 
Tuttavia, è vero. Nessuno di noi prende un profumo magari appena acquistato e se lo versa tutto addosso, oppure lo versa tutto addosso a qualcun altro. Non si fa. Non si fa perché è spreco, perché costa, non si fa perché il profumo forte dà fastidio. Non appena, inavvertitamente, se ne versa un po' di più, occorre giustificarsi. E poi si presenta Maria, una vera folle, e versa il profumo sui piedi di Gesù. In una quantità tale che l'aroma riempie tutta la casa. Folle proprio. Vi sembra il caso, a pranzo poi??? Ebbene, non ha tutti i torti Giuda, guardando superficialmente, senza farci caso che lui aveva dei secondi fini nel porre la domanda. Perché non venderlo e non darlo ai poveri? Sarebbero parecchi soldi. Ma mi piace invertire la domanda. Perché non sprecare un po', riconoscendoci noi come veri poveri, protagonisti di questa settimana santa? Maria infatti non si giustifica davanti alla domanda che le viene posta. Sa che, facendo ciò che fa, si porterà addosso questo profumo, destinato al suo Signore. Sa che ciò che è sprecato per Lui, andrà a suo stesso beneficio. E ovviamente non parliamo del valore economico, ma scendiamo un po' più in profondità. Cosa ci dice oggi Maria? Qual è quel bene prezioso che in questi giorni, prima della Pasqua, possiamo "sprecare" per il Signore, nella consapevolezza che senza di Lui non possiamo e non abbiamo nulla? Forse sarà un po' del nostro tempo, pur a distanza, forse qualcos'altro... Ognuno trovi la propria risposta. Una cosa è certa: possiamo sprecare senza dare spiegazioni, per ravvivare questa relazione, che, se viene meno, fa vacillare la nostra vita. E anche se di certo potremmo trovare tante altre "soluzioni" efficientiste e giustificatrici, forse questi sono i giorni opportuni per permetterci di vivere la nostra povertà e il nostro essere bisognosi di Dio. Questo non andrà mai a nostro svantaggio, ma contribuirà alla diffusione di un profumo, nella nostra vita e a quegli incroci che le nostre relazioni segnano tutti i giorni. Tutto affinché la Pasqua possa portarci a far crescere un mondo "più profumato". 


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