Mt 8,1-4
Non dimenticherò mai uno dei miei primi esami universitari. Il professore, di cui tutti avevamo una paura bestiale, mi fece una prima domanda. Io, molto sicura di me stessa, sono partita a rispondere con l'intenzione di costruire un discorso con tanto di introduzione, sviluppo e conclusione. Dopo due frasi il professore, visibilmente spazientito, mi disse: per favore, rispondi alla mia domanda. Dunque, spiegandogli che ci stavo arrivando, ma un po' confusa dalla sua reazione, ripresi il mio discorso, e dopo altre due frasi, il professore, ormai scocciato, ha alzato un po' la voce e mi disse: per favore, dimmi la risposta! Questa volta davvero spaventata, tirai fuori l'unica parola che mi venne in mente. E lui: oh, finalmente! Questa è la risposta, ora vai, sparisci! E mi fece il cenno di andare via. Esattamente come fece Gesù oggi con il lebbroso guarito: "lo cacciò via" e gli disse di non dilungarsi nel raccontare a tutti ciò che gli era successo, ma di andare al sodo, di far quel che occorreva fare in quelle circostanze. Mi domando cosa pensasse Gesù, quando seppe che l'uomo graziato era andato a raccontare a tutti l'accaduto. Forse era spazientito come mio professore, soprattutto costatando di doversi allontanare dalle città? Il Signore ci insegna a rimanere sull'essenziale. Non perché sia stato male andare a proclamare il bene ricevuto, anzi. Ma l'essenziale si è manifestato: "se tu vuoi, puoi purificarmi!" Lui volle e lo fece, senza tanti discorsi o pubblicità. L'essenziale è il suo volere, è la sua Parola. All'ex-lebbroso è andata bene questa volta: si è messo a spargere la voce con tutto il relativo chiasso. Ma in questo, per fortuna, è riuscito a volgere tanti all'essenziale, cioè all'incontro con Lui.
Non dimenticherò mai uno dei miei primi esami universitari. Il professore, di cui tutti avevamo una paura bestiale, mi fece una prima domanda. Io, molto sicura di me stessa, sono partita a rispondere con l'intenzione di costruire un discorso con tanto di introduzione, sviluppo e conclusione. Dopo due frasi il professore, visibilmente spazientito, mi disse: per favore, rispondi alla mia domanda. Dunque, spiegandogli che ci stavo arrivando, ma un po' confusa dalla sua reazione, ripresi il mio discorso, e dopo altre due frasi, il professore, ormai scocciato, ha alzato un po' la voce e mi disse: per favore, dimmi la risposta! Questa volta davvero spaventata, tirai fuori l'unica parola che mi venne in mente. E lui: oh, finalmente! Questa è la risposta, ora vai, sparisci! E mi fece il cenno di andare via. Esattamente come fece Gesù oggi con il lebbroso guarito: "lo cacciò via" e gli disse di non dilungarsi nel raccontare a tutti ciò che gli era successo, ma di andare al sodo, di far quel che occorreva fare in quelle circostanze. Mi domando cosa pensasse Gesù, quando seppe che l'uomo graziato era andato a raccontare a tutti l'accaduto. Forse era spazientito come mio professore, soprattutto costatando di doversi allontanare dalle città? Il Signore ci insegna a rimanere sull'essenziale. Non perché sia stato male andare a proclamare il bene ricevuto, anzi. Ma l'essenziale si è manifestato: "se tu vuoi, puoi purificarmi!" Lui volle e lo fece, senza tanti discorsi o pubblicità. L'essenziale è il suo volere, è la sua Parola. All'ex-lebbroso è andata bene questa volta: si è messo a spargere la voce con tutto il relativo chiasso. Ma in questo, per fortuna, è riuscito a volgere tanti all'essenziale, cioè all'incontro con Lui.
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