Mt 10,7-13
Sarebbe curioso sapere cosa nasce nella nostra mente e nel nostro cuore, quando sentiamo che qualcosa ci viene offerto gratuitamente. Scommetto che in più di uno di noi nasce il sospetto. La nostra esperienza della gratuità è in gran parte dominata e plasmata dalle modalità in cui funziona la nostra società. Se proprio proprio trovi qualche contenuto gratuito, prendiamo come esempio un'app dello smartphone, comunque per installarla, ci devi lasciare qualcosa dei tuoi dati o dare accesso alle tue immagini ecc ecc. Spesso dietro "gratuito" in un negozio, occorre lasciare i propri recapiti... che poi, sappiamo saranno usati comunque. Quindi una gratuità fasulla, che invece di permetterci di dare gusto alla nostra vita, ci schiavizza e desta dentro di noi il sospetto ogni volta che sentiamo questa parola. Prendiamo anche come esempio i social. A chi di noi non è successo almeno una volta, di guardare un post da noi fatto, nello spirito diciamo di condivisione e non andare a vedere quanti "like" ha guadagnato? Anche qui siamo vittime... Non proponiamo dei contenuti gratuitamente, ma vogliamo un ritorno, un like, un'attenzione. Invece forse ci converrebbe ricordare giorno dopo giorno, che il risveglio di ogni mattina, il respiro, la natura... tutto ci è dato gratuitamente. Forse richiamare alla mente e al cuore queste cose scontate, potrebbe aiutarci a tornare al senso della gratuità e ci permetterebbe di seguire le parole di Gesù del brano del Vangelo di oggi: gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Perché se oggi non sappiamo più dare le cose di buon cuore, perché anche chi di noi è più generoso, spesso dona largamente per avere attenzione e considerazione degli altri, per non perdere nei loro occhi, per conservare un buon nome... allora è proprio perché siamo in una dinamica di do ut des, ormai troppo radicati. Possa anche il tempo difficile che stiamo vivendo, aiutarci a tornare alla gratuità, che è quella capacità di donare e dimenticare e di ricevere e ricordarselo per sempre. Allora la gratuità andrà a braccetto con gratitudine, sorelle anche dal punto di vista lessicale e le nostre vite saranno più semplici, perché con meno pretese e scontentezze.
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