sabato 27 giugno 2020

un deposito comune

Mt 8,5-17 


Ci deve essere sicuramente un deposito comune di fede nell'uomo, nella nostra natura umana. Sarà metafisica, sarà mistica, sarà istinto di autoconservazione della specie...non importa perché qualunque cosa sia, a livello fenomenologico, sicuramente è dono gratuito di Dio. Il fatto è che dall'impossibilità umana di dire: "sono perdonati i tuoi peccati" o "va’, avvenga per te come hai creduto", parte un filo sottile e robusto, che connette questa impossibilità alla necessità divina dell'amore che non può negare la sua natura e perciò salva. Sarà una specie di cordone ombelicale che ci collega tra noi e in cui fluisce la fede, in modo che chi è più paralizzato, ne riceva dai fratelli, e Dio fornisca la linfa della nuova vita.

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