Mt 8,5-17
Ci deve essere sicuramente un
deposito comune di fede nell'uomo, nella nostra natura umana. Sarà metafisica,
sarà mistica, sarà istinto di autoconservazione della specie...non importa
perché qualunque cosa sia, a livello fenomenologico, sicuramente è dono
gratuito di Dio. Il fatto è che dall'impossibilità umana di dire: "sono
perdonati i tuoi peccati" o "va’, avvenga per te come hai creduto",
parte un filo sottile e robusto, che connette questa impossibilità alla
necessità divina dell'amore che non può negare la sua natura e perciò salva.
Sarà una specie di cordone ombelicale che ci collega tra noi e in cui fluisce
la fede, in modo che chi è più paralizzato, ne riceva dai fratelli, e Dio
fornisca la linfa della nuova vita.
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