Mt 5,38-48
Quando leggo questo e qualche altro angelo, mi pongo sempre la stessa domanda. Mi colpisce infatti leggere: "siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste". Com'è la perfezione di Dio? Ha tutto, è tutto, perché è Amore. Eppure gli manca la possibilità di intervenire a livello della libertà umana. Dunque la domanda è: è perfetto o non lo è? Una cosa è certa: a noi viene chiesto di essere come Lui. Anche in quello che "gli manca", di cui si è privato per amore, cioè in forza dell'essere quel che è. Alle volte noi facciamo l'esatto contrario. La prima cosa di cui non ci priviamo è voler avere potere sulle vite degli altri, darsi diritto di giudicarli, limitare la loro libertà... anche in nome di Dio. Perché appunto il nostro modo di dire spesso è questo: "chi sei tu per giudicare, Dio?" E invece non c'entra. Perché Lui vede i cuori e proprio per questo è misericordia. Non significa che non vede gli errori, ma è Padre e non padrone. Questa è la perfezione che ci viene chiesta. Una perfezione con una crepa d'oro, mi verrebbe da dire. Perfezione che è onnipotenza ferita dall'amore, che può anche soffrire dalle scelte errate delle persone, ma le rispetta per quel che sono e si sforza di amarle. Una bella "imperfezione divina".
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