Quanto
doveva amare Gesù la città di Gerusalemme... le sue parole lasciano trapelare un amore di predilezione. L'amore vero ha un duplice sguardo: mentre vede come
idealmente potrebbe essere una persona o realtà, vede anche molto
realisticamente i "difetti" del proprio oggetto d'amore. Ecco Gesù
che vede che questa città "eletta" non è come
Dio l'ha voluta. Le parole che seguono sanno del profetismo, che pur
rilevando la sventura proclama il momento in cui vi si riverserà l'amore di Dio verso il suo popolo. Gli eventi
futuri mostreranno che questo amore è più forte di ogni cosa e continua a
"visitare", sta alla porta e bussa... C'è qualcosa che entra dagli
occhi e qualcosa che esce dagli occhi. Per Gesù il vedere Gerusalemme "passa dalle parti del
cuore" e ritorna agli occhi nella forma di una futura possibile bellezza. Si attiva il meraviglioso
funzionamento dell'emotività umana presente nel Dio che si incarna. Le sue parole apparentemente di rimprovero, ripuliscono la città di Dio di ciò che Egli le rimprovera. Questo si
chiama riprendere per amore. Quando io intravvedo, con gli occhi puliti dall'amore, l'opera di Dio in te, la meraviglia che sgorga dalla sua visita in te.
E ti auguro che tu ti lasci visitare da Lui, per essere ciò che sei.
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