sabato 31 ottobre 2020

il meglio deve ancora venire


 Lc 14,17-11

Dare il meglio o prendere il meglio? Ecco il dilemma! Il dilemma che Gesù ci propone di risolvere, nel brano del Vangelo di oggi. Egli osserva, osserva i comportamenti dei suoi contemporanei e trae conclusioni. Ma la consuetudine che tira fuori oggi, noi la conosciamo molto bene. E' chiaro che non andiamo a metterci al primo posto in una festa. L'entrare infatti nel nuovo luogo, con gente sconosciuta, non ci mette a nostro agio, per cui viene naturale rimanere un po' in disparte, un po' indietro. Strano che questa cosa, il Signore ce la debba ribadire. 
Eppure forse c'è un significato nascosto in questo. Occupare il primo posto è andare a prendersi il meglio con le proprie forze, con la nostra volontà. E' sentirci capaci e autorizzati a produrci da soli il meglio. E' lasciare tutti indietro, pur di raggiungere ciò che sembra più prestigioso. Mentre Gesù ci dice che il meglio non ce lo procuriamo da soli e non è necessariamente a noi visibile e facilmente individuabile. Mettersi indietro, all'ultimo posto (purché non sia dettato dalla falsa umiltà), è porci in attesa di quel meglio che deve ancora venire e che, soprattutto, non ci procuriamo da soli, ma riceviamo dalle mani di chi ha il vero potere, su questa festa che è la nostra vita. Rimanere all'ultimo posto è riconoscere a Dio il suo posto nella nostra vita e affidarci e arrenderci a Lui, nella piena fiducia, che Lui già sa il nostro posto, quel bene che deve venire e quel meglio che sta arrivando. Allora la festa sarà vera, quando ciascuno si metterà in posizione di ricevere il meglio dalle mani del Padre buono e quando sapremo dire: senza di te non posso raggiungere il meglio. 










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