domenica 3 maggio 2020

il meglio della vita

Si... oggi è la domenica del Buon Pastore e siamo abituati a pensare a Lui come uno che guida le sue pecore. Ma questa IV domenica di Pasqua è anche giornata di preghiera per le vocazioni.  Io  oggi mi immagino un Buon Pastore diverso, quello che... spinge! Qualsiasi genitore, educatore, guida, deve a un certo punto, in quel momento giusto, spingere e mandare, come dice il Papa, spingere ad uscire. E si, è un movimento spirituale quello di spingere: così fa la madre quando partorisce un figlio, quando da alla luce una creatura finalmente capace di vivere con le proprie forza. Così è con la vocazione. Ti accorgi di volerti "dare al meglio della vita" (slogan della giornata odierna), quando finalmente c'è qualcosa (o qualcuno: lo Spirito), che ti spinge fuori, prende tutto il tuo essere e lo muove verso i fratelli e il mondo, mentre ti tiene stretto presso il Signore e quando trovi che questo donarti e restare con Lui, è il meglio della vita. Il mandorlo in foto è un mandorlo vocazionale. Guardo la sua bellezza, mentre fiorisce, dopo essere stato piantato come simbolo delle nuove vocazioni, in questa giornata, per rendere grazie e chiedere che tanti si sentano spinti per la missione, dopo aver scoperto di essere una missione. 
Concludo con le parole di don Pino Puglisi: "Abbiamo bisogno di vocazioni. Vocazioni coscienti, generose, perseveranti, ogni giorno rinnovate. Abbiamo bisogno di persone che siano cioè consapevoli che la vita ha un senso perché è una vocazione. Consapevoli di essere chiamate da Dio nelle comunità in cui vivono per rendere ciascuna un servizio singolare, unico, irripetibile, indispensabile, complementare a quello degli altri per dare vita a vere comunità, nella varietà dei carismi e dei ministeri, dei talenti e dei servizi. Abbiamo bisogno di vocazioni al servizio della comunicazione, al servizio dell’annunzio, al servizio missionario, al servizio socio-sanitario, al servizio dei poveri e degli handicappati, degli emarginati e dei tossicodipendenti, dei carcerati e dei dimessi dal carcere, dei giovani e degli anziani, dei lavoratori e dei disoccupati, vocazioni al servizio politico e amministrativo. Ma innanzitutto abbiamo bisogno di persone che si mettano a servizio delle vocazioni, di persone cioè che siano a servizio dei fratelli, ponendosi accanto a ciascuno per un cammino graduale di discernimento. Persone che a tal fine diano indicazioni, alla luce della Parola di Dio, perché ciascuno capisca qual è la sua vocazione e qual è il servizio che deve rendere".

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