martedì 12 maggio 2020

andate in pace


Gv 14,27-31 
Normalmente il credere, l'atto di fede riguarda le cose che non si vedono, che non si sono ancora realizzate... oggi invece Gesù ribalta anche questa logica: "ve l'ho detto perché quando avverrà, crediate"... dovremo dunque credere pure quando si sarà realizzato, non più solo ora quando ancora non lo vediamo! Questo proprio perché quanto deve succedere ai discepoli, "toglie" loro la presenza del Signore, un po' come stiamo vivendo in questa quarantena... Ma rimane ciò che è fondamentale: la PACE, la pace che fa sì che il non vedere il Signore, il vuoto, si trasformi in un'esperienza interiore della sua costante presenza. Noi siamo quei discepoli che non vedono, ma credono. La Chiesa attraverso il proprio ministero invece ci offre la pace che Gesù un giorno lasciò ai discepoli, quella che viene dal loro incontro con Lui e ci offre l'esperienza dei discepoli dell'incontro con lui. Ecco perché i loro sentimenti spesso sembrano essere nostri stessi. Possa ogni "andate in pace" che sentiremo, tornando a celebrare e dopo l'incontro con lui nell'Eucarestia, confermarci nel credere costantemente e nell'operare sempre consapevoli della sua Presenza tra noi!

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