Se sbirciamo un po' nella Bibbia, nello specifico nel capitolo 17 del vangelo secondo Giovanni, scopriamo che lì Gesù fa una lunga e bellissima preghiera, chiamata dalla tradizione "preghiera sacerdotale". In questa preghiera Egli chiede per noi fondamentalmente tre cose: unità, verità e gioia. Ecco perché spesso la tentazione o le visioni passate della chiesa, sembrano di provocarci a pensare che Dio voglia la nostra eccessiva serietà, quasi tristezza (trascuro il fatto che molte persone della chiesa stessa ancora spesso si mostrano proprio tristi). Molte volte ancora, quando ci sentiamo felici, o dal di dentro di noi o dal di fuori, ci viene quel dubbio nel cuore: ma a Dio piacerà questa cosa? Invece non è affatto vero che Dio ci ama solo se siamo penitenti, facciamo digiuni, silenzi e preghiere!!!
Non è stato forse Gesù a dire di essere venuto affinché le sue pecore abbiano la vita in abbondanza? Ma cos'è la vita vera è gioia in abbondanza! Gioia nonostante tutto: nonostante la sofferenza (che non è il suo contrario!!!), nonostante lo scoraggiamento... siamo stati fatti nella e per la gioia!
Le penitenze vengono con la vita stessa e non è necessario cercarsene ancora di più. Direi che si potrebbe rischiare l'affermazione che sia più vicino a Dio chi tralascia le "pratiche religiose" ma vive una vita serena e contagia di gioia, che non colui che si nega queste gioie e diventa progressivamente sempre più acido, triste, invidioso e scostante. Basta a questo proposito guardare il figlio maggiore della parabola del Padre Misericordioso (Lc 15,11-32)...
E torniamo al discorso sulla vocazione. Qualsiasi strada tu non scelga, sarà sempre un offrire la tua vita: o a colui/colei che sposerai o a coloro che avvicinerai nella tua professione o a Dio servendolo nella chiesa. Attenzione però a quando vengono i pensieri di tipo: "ora mi chiudo in convento così mi separo da questo mondo schifoso", oppure "ora sposo lui, così mi darà sicurezza e mi proteggerà dai problemi"... Questi pensieri non vengono esattamente da Dio.
L'autenticità della scelta viene provata proprio dalla gioia, che rimane, come strato che riveste la profondità del tuo animo, anche quando si presentano le inevitabili difficoltà. E' un'avventura folle, la scelta di vita con Lui, ma sempre contrassegnata dalla gioia.
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