At 2,1-11
E' la grande verità: quante teste tante idee, pensieri, vedute, opinioni. O meglio, di più, dato che non abbiamo un solo pensiero o idea a testa. E' ovvio dunque che talvolta non ci capiamo a vicenda. Non c'è un essere umano, nemmeno tra i gemelli, che abbia la stessa esperienza di vita e di conseguenza sappia comprendere perfettamente l'altro. Ma c'è Qualcuno che perfezione la nostra comprensione reciproca. Lui è l'intesa più vera, lo Spirito. E' ovvio che tutti gli osservanti Giudei presenti al momento della Pentecoste, non hanno avuto improvvisamente il dono del corso accelerato delle lingue, per sentire ciascuno nella propria lingua, raccontate le opere di Dio. Questa è una proposta che capita solo negli spot pubblicitari, quella di apprendere una lingua in pochissimi giorni. Ma, sorridiamo tutti, perché anche semplicemente meccanicamente capire una lingua, non significa e non significherà mai comprendere una persona che parla quella lingua sin dalla nascita, perché non significa comprendere il suo sfondo culturale, il suo vissuto ecc. Ecco che dunque lo Spirito si sostituisce alle nostre più brillanti pubblicità. Tutta quella gente improvvisamente comprende. Si ritrovano ad essere partecipi di un dono, che permette loro di trovarsi in sintonia, una tale sintonia che non è più solo un'intesa umana, ma il saper leggere le opere di Dio, e questo significa occhi davvero nuovi. Questo significa trovare qualcosa che ci accomuna al di là della provenienza e della lingua che si parla. Questo significa esperienza di comunione e se è bello avere un'intesa a livello umano, quanto è meraviglioso quando comprendiamo i sentimenti, i desideri e gli aneliti dell'altro... quando sentiamo che c'è qualcosa oltre noi, che fluisce tra noi e ci permette di vivere la stessa esperienza. Ecco cosa hanno vissuto i Giudei al momento della Pentecoste, l'esatto contrario della torre di Babele. Questo è ciò che fa lo Spirito, quando lo si invita ed accoglie, rafforza i nostri legami, ci fa ritrovare collegati laddove e con persone con cui non ci saremmo mai immaginati di poterci capire "al volo"... dello Spirito. E di sapere, anche in mezzo alle tante teste diverse e idee diverse, fino in fondo, di che si tratta, pur senza "conoscere la lingua".
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